Storia
Nasce il Petrarca Pallavolo all’interno del Collegio Universitario Antonianum di Padova. La formazione raccoglie l’eredità della compagine dei Vigili del Fuoco, attiva fin dai primi anni 50, impossibilitata a proseguire l’attività.
La prima stagione in serie A si conclude con la retrocessione. Ma la permanenza in B dura poco. La squadra, guidata dall’allenatore Nereo Baliello, ritorna alla massima serie nazionale. Con il nome di “Gorena Padova” balza ai vertici della pallavolo italiana con i campioni polacchi Zdzisław Stanisław “Stolem” Ambroziak e Zbigniew Zarzycki.
Seguono anni di successi alterni fra A1 e A2 sotto il marchio di King Jeans prima e Americanino poi. In campo si distinguono l’accoppiata Antonov Dimko-Alexader Tasevsky, ma anche Vincenzo Paccagnella, Mauro Muredda, e Marco Favaron. È anche il Padova di Enrico Berengan.
Si apre un ciclo che culmina con lo straordinario quinto posto della stagione ’86/87 (30 punti), e quello tuttora storico della stagione ’89/90 quando la squadra chiude al quarto posto in regular season. Con in panchina Silvano Prandi, sono gli anni di Daniel Castellani, Giovanni Errichiello, Marco Meoni, Paolo Tofoli, Michele Pasinato e Dimo Tonev. Dal Palasport Tre Pini si passa a quello di San Lazzaro.
Nel 93 si chiude l’era Prandi e al suo posto arriva Carmelo Pittera. La squadra patavina vince la Coppa Cev. Grosse difficoltà finanziarie, però, impongono un ridimensionamento della squadra. Yuri Sapega, già schiacciatore dei bianconeri, diventa allenatore con la dirigenza di Stefano Santuz. Segue la guida di Luigi Schiavon e poi quella di Vladimir Jankovic. A fine anni novanta la società si sgancia dall’A.S Petrarca e viene fondata la Volley sempre Volley.
Il 2000 si apre con più di qualche difficoltà, non solo in campo. Ad allenare la squadra si avvicendano Angelo Lorenzetti, Antonio Babini e Simone Roscini. Ancora una volta viene scampata la retrocessione grazie al ripescaggio. Bruno Basso, patron di EdilBasso&Partners main sponsor, entra in società con il presidente Maurizio Sartorati.
Tra il 2003 e il 2004 squadra e società riprendono l’ascesa. Arrivano Ventceslav Simeonov, Gregor Jerončič, Manuel Coscione, Domotor Meszaros con il coaching di Francesco Dall’Olio.
In campionato la squadra risponde alle aspettative chiudendo al quinto posto. In Cev, invece, i bianconeri arrivano fino alla final four ma il sogno di riportare la Coppa a Padova dopo 11 anni si infrange. Anche in Coppa Italia il cammino si interrompe in semifinale di fronte alla Sisley.
All’allenatore Mauro Berruto, segue il ritorno di Schiavon. L’annata 2006-2007 inizia al fianco del nuovo main sponsor, l’istituto di credito Antonveneta. L’obiettivo è quello di ricomporre una squadra solida che possa raggiungere la salvezza. E così avviene. Con alla guida Bruno Bagnoli, però, la squadra continua a faticare per trovare un equilibrio e i bianconeri retrocedono in A2 l’anno successivo.
Tra il 2009 e il 2010, dopo quasi 20 anni, lo storico presidente Sartorati lascia il timone a Fabio Cremonese, che mette in piedi un nuovo progetto per il rilancio della nuova “Pallavolo Padova” allo scopo di riportare una delle società più importanti d’Italia nel volley che conta. Il coach è Lorenzo Bernardi.
La stagione successiva si torna in A1 con l’allenatore Paolo Montagnani, per poi retrocedere nuovamente con un nuovo team guidato ancora da Schiavon. Il main sponsor ora è il Gruppo Tonazzo. Ad entrare nella storia è la stagione 2013/2014 con 12 vittorie consecutive. In panchina Valerio Baldovin, che riporta i bianconeri alla massima serie nazionale e che guiderà la squadra per sette stagioni consecutive.
Sempre con la denominazione Tonazzo, Padova diventa una delle squadre rivelazione del campionato 2015-16, chiudendo la regular season in 7° posizione e conquistando i play off scudetto a 11 anni di distanza dall’ultima volta.
Dal 2017-18 con il marchio Kioene Padova – forte del progetto triennale chiamato “Road to 2020” – si punta a rivoluzionare completamente il roster cambiando 10/13 degli effettivi.
Dal 2020 - dopo 10 anni - Cremonese, mantenendo comunque un ruolo centrale in società, passa il testimone di patron a Giancarlo Bettio. Alla guida tecnica subentra a coordinare Jacopo Cuttini, già assistente allenatore del Kioene Padova per due stagioni (2017/2018) e già secondo allenatore nel 2018/2019. Il grande lavoro del settore Giovanile viene esaltato dalla presenza in prima squadra di molti atleti veneti cresciuti nell’Accademia Bianconera.
La stagione 2019/20 viene prematuramente interrotta per Covid, un momento difficile che rimarrà nella storia sociale e sportiva del nostro Paese.
La stagione 2020/21 risente ancora del problema Covid che sconvolge il calendario, portando la Lega a decidere di abolire l’unica retrocessione prevista. La Kioene si classifica comunque dodicesima lasciando dietro di sé la quotata Cisterna.
Nel campionato successivo, 2021/22, la squadra di Coach Cuttini è il roster più giovane della SuperLega e riesce a raggiungere all'ultima giornata l'obiettivo salvezza. Memorabile lo scontro diretto con Vibo Valentia alla penultima sfida della stagione: la vittoria bianconera è stata decisiva sia per il destino dei patavini sia per quello della squadra dell'ex Baldovin.