Il logo della ONG apparirà sulla divisa di gioco ufficiale della prima squadra. Don Dante Carraro: «questa partnership è un bel modo per consolidare il nostro legame con Padova, la nostra città» Sarà Medici con l’Africa Cuamm il nuovo charity partner per la stagione 2016/17 della Kioene Padova. Nata nel 1950, Medici con l’Africa Cuamm è la prima ONG in campo sanitario riconosciuta in Italia e la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Realizza progetti a lungo termine in un’ottica di sviluppo, intervenendo con questo approccio anche in situazioni di emergenza, per garantire servizi di qualità accessibili a tutti. In 65 anni di storia sono state 1.569 le persone inviate, 217 gli ospedali serviti, 41 i paesi d’intervento e 163 i programmi principali realizzati.Come di consueto, il logo del nuovo charity partner sarà presente sulla divisa di gioco della prima squadra e nel corso della stagione sportiva saranno diversi i momenti per sensibilizzare i tifosi sull’operato della ONG.Oggi Medici con l’Africa Cuamm è impegnato in 7 paesi dell’Africa sub-Sahariana (Angola, Etiopia, Mozambico, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda) con 196 operatori, 42 progetti di cooperazione principali e un centinaio di micro-realizzazioni di supporto; appoggia 16 ospedali, 34 distretti, 4 scuole infermieri e 2 università (in Etiopia e Mozambico). Nell’intervista che segue, don Dante Carraro – direttore di Medici con l’Africa Cuamm – sottolinea l’importanza di questa nuova avventura evidenziando le origini “padovane” di Medici con l’Africa Cuamm.Con quale spirito affrontate questa partnership con la Kioene Padova?«Siamo felici di aver trovato in Kioene Padova un partner attento ai temi sociali, deciso a sostenere il nostro impegno per la salute di tutti, anche delle popolazioni più povere dell’Africa. Questa partnership è un bel modo per consolidare il nostro legame con la città di Padova, la nostra città. Qui siamo nati 65 anni fa e qui ancora oggi si trova il nostro collegio universitario e la nostra sede. Padova è la nostra casa: solo da questa città sono partiti 110 medici e volontari nel corso della nostra storia, 8 dei quali proprio oggi in servizio in Africa. L’esempio che il territorio in cui viviamo è capace di grandissima generosità, di mettere a disposizione molte delle proprie risorse per il bene del prossimo».Quali sono i valori che ritrovate e con cui v’identificate nella disciplina della pallavolo?«La pallavolo è uno sport pulito, aperto ai giovani. Noi da sempre siamo in contatto con i giovani: nel nostro collegio di via San Franscesco 126 ospitiamo 70 ragazzi e ragazzi, molto studiosi, ma che amano anche divertirsi, organizzare momenti di festa e fare sport, o guardarlo! Tanti altri sono poi i giovani che con noi partono per l’Africa: oltre 200 studenti di medicina, più di 100 specializzandi, giovani medici e personale amministrativo da tutta Italia. Tutti, come i nostri volontari che ci sostengono in Italia, sono spinti dalla passione, dal desiderio di impegnarsi con gratuità e dare una mano. La pallavolo però è prima di tutto uno sport di squadra, e anche noi del Cuamm lavoriamo sempre in squadra, perché vogliamo vincere le nostre sfide quotidiane sul campo».Quali sono gli obiettivi che vi ponete nel prossimo futuro?«Vogliamo continuare a fare bene il nostro lavoro in Africa, per garantire l’accesso alle cure primarie agli ultimi tra gli ultimi. Per fare questo, dobbiamo ogni giorno affrontare nuove sfide, che non riguardano solo le emergenze sanitarie come Ebola in Sierra Leone nel 2014-2015, ma anche criticità croniche, a cui dobbiamo rispondere. Un problema urgente, legato ai cambiamenti climatici, è quello della malnutrizione, causata dalla siccità, che porta alla carestia. Oggi un bambino malnutrito su quattro muore, molto spesso per cause banali: per esempio, se prende un’infezione, gli antibiotici non fanno effetto. Sono ingiustizie che non vogliamo accettare, contro cui lavoriamo da sempre e ci impegneremo ancora di più in futuro».Come possono sostenervi i tanti tifosi del volley?«Per prima cosa, capendo chi siamo e cosa facciamo: interessandosi a noi, venendoci a trovare nella nostra sede e parlando di noi con amici e colleghi. Poi, vorremmo coinvolgere quante più persone possibili nella lotta alla malnutrizione, una piaga tremenda, che si può combattere con mezzi tutto sommato non troppo costosi. Prima di tutto insegnando sul posto alle mamme a nutrire i bambini in maniera equilibra. Nel caso di bambini già malati, però, bisogna poter fornire latte e preparati speciali. Con 70 euro si può sostenere la riabilitazione nutrizionale di un bambino gravemente malnutrito e con 150 euro si può garantire l’intero trattamento, che è un processo lungo, che dura anche dopo la prima fase di emergenza e dopo la dimissione dall’ospedale. Ma anche i piccoli contributi sono utili: con 15 euro si possono garantire i controlli periodici per i bambini, sia in ospedale che a casa, dove la lotta alla malnutrizione continua ogni giorno».PER SAPERNE DI PIU’: I LINK A MEDICI CON L’AFRICA CUAMM.Video malnutrizione a Wolisso, Etiopia: https://www.youtube.com/watch?v=ywqnuhdzVlA&list=PLNuZMuMnhgB6r_1k_1_9fDt7S3HkzG1Jl&index=6Link al sito: http://www.mediciconlafrica.org/Link per donazione generica: http://www.mediciconlafrica.org/blog/unisciti-a-noi/dona/Link per donazione specifica: http://www.mediciconlafrica.org/gadget/trattamento-per-un-bambino-malnutrito/GRAZIE ALLA FONDAZIONE RICERCA BIOMEDICA AVANZATA ONLUS. La Kioene Padova ringrazia la Fondazione Ricerca Biomedica Avanzata ONLUS per la partnership della stagione 2015/16, che ha consentito alla Società bianconera e ai suoi sostenitori di conoscere questa realtà importante per la ricerca scientifica e polo d’eccellenza a livello internazionale per le ricerche svolte nel campo della biologia cellulare e molecolare. Alberto SanaviaUfficio Stampa Kioene Padovawww.pallavolopadova.com