Fusaro, è nata una stella

Il centrale di Fiesso d’Artico gioca nella Kio-Ene Padova, settore giovanile della squadra di SuperLega. Conquistata la medaglia d’oro del Wevza U17: «la dedico alla mia famiglia»  E’ stato accolto nella sede della Società bianconera come meritano i grandi campioni. Al suo rientro a Padova, nella giornata di ieri Francesco Fusaro ha ricevuto i complimenti da parte della dirigenza patavina per la medaglia d’oro conquistata con la Nazionale italiana Under 17 al torneo Wevza, riservato alle rappresentative dell’Europa Occidentale. Grazie alla vittoria per 3-2 sulla Spagna (22-25; 25-13; 23-25; 25-21; 16-14), la compagine Azzurra ha concluso da imbattuta il torneo. Grande soddisfazione per i componenti del sestetto tricolore che, nelle gare giocate a Cinquefrondi in provincia di Reggio Calabria, hanno battuto per 3-0 il Belgio, 3-0 la Svizzera, 3-0 l’Olanda, 3-0 il Portogallo e 3-2 il sestetto iberico. Classe 1999, dopo la foto di rito con maglia Azzurra e medaglia al collo, Francesco ha espresso tutta la sua gioia. «Ricorderò per sempre il grande tifo da parte del pubblico – dice – perché questa vittoria l’abbiamo ottenuta davanti al pubblico di casa ed è un’emozione difficile da descrivere».A dire il vero questa è solo la ciliegina sulla torta ad una stagione trionfale. Che voto le daresti personalmente?«Le darei un bel 9, senza dubbio. Ho fatto il mio esordio in serie B2 con la Kio-Ene Padova, per me un campionato completamente nuovo durante il quale ho potuto apprendere molto. Ho partecipato poi al Trofeo delle Regioni dove abbiamo conquistato un bellissimo terzo posto grazie anche ad un gruppo straordinario».Quanto conta il gruppo in questa fase della vita di un atleta?«E’ fondamentale. Gli individualismi non servono a nulla se il gruppo non è coeso e affiatato. E’ grazie alla forza della squadra che si raggiungono dei traguardi e infatti la vittoria con la Nazionale è figlia di un grande lavoro di team».Se tu dovessi dedicare questa medaglia, a chi la daresti?«Alla mia famiglia che da anni mi supporta, mi accompagna agli allenamenti e mi è sempre vicina. Questa medaglia è per loro».La tua carriera, seppur piccola, è tutta marchiata Padova.«Ho iniziato con il gruppo Under 14  con cui vincemmo lo scudetto, per poi passare all’Under 15, 17 e infine 19».Nella vita privata com’è Francesco?«Mi ritengo un ragazzo molto tranquillo, che ama uscire con gli amici e giocare a pallavolo. Abito a Fiesso d’Artico e ora studio ragioneria all’istituto Lazzari di Dolo».Di recente la Riviera è passata agli onori delle cronache nazionali per il terribile tornado che ha colpito alcuni paesi…«E’ stato terribile. Quel giorno è passato davvero vicino alla nostra casa ed è stato incredibile vedere tutta quella devastazione. Ma, come nello sport, questi eventi c’insegnano che dopo essere caduti bisogna rialzarsi, più forti di prima». Alberto SanaviaUfficio Stampa Tonazzo Padovapallavolopadova.com