Tre big del volley italiano analizzano la ricetta vincente del settore giovanile bianconero. A Meoni fa eco Pasinato: «qui c’è sinergia». Coach Schiavon: «puntare sui padovani rende le vittorie ancora più spettacolari» «Padova è un esempio perché crede nei propri giovani», parola di Marco Meoni. Oggi sono l’opposto Stefano Giannotti (cresciuto a Padova) e il libero Fabio Balaso (a Trebaseleghe), ieri erano due ragazzi con il sogno di diventare pallavolisti professionisti. Come Meoni, sono partiti dal settore giovanile e ora giocano in Superlega. La cantera – per dirla alla spagnola – è fondamentale; sul’onda della vittoria del titolo nazionale Under 14, il settore giovanile Kioene è una delle colonne portanti di questa Società.«Padova ha una lunga tradizione quando si parla di settore giovanile», dice l’ex coach bianconero Luigi Schiavon che ha dedicato molto del proprio impegno nella formazione dei giovani tra Nazionale Juniores e Club Italia. «Già dai tempi del Petrarca e della struttura Tre Pini, quindi parliamo della preistoria – scherza Schiavon – i talenti che non abitavano in zone limitrofe potevano essere ospitati e crescere sul campo. Oggi invece Padova investe esclusivamente sui giovani del territorio ma continua a formare atleti di qualità e questo rende ancora più spettacolari le vittorie raggiunte».Anche Marco Meoni che per sette anni ha vestito la casacca bianconera esordendo in prima squadra dopo un anno nel settore giovanile, sottolinea l’importanza dei vivai. «Infatti – sostiene Meo – i primi esperimenti di Club Italia che hanno visto coinvolti Galli, Zorzi e altri giocatori, hanno poi portato benefici a tutta la pallavolo, permettendo al volley italiano di conquistare diverse competizioni. Ecco perché Padova è un esempio – continua il palleggiatore azzurro campione europeo, mondiale e vincitore della Coppa Cev con Padova nella stagione 2002/2003 – perché crede nei propri giovani. Questo è un ottimo punto di partenza grazie al quale poi arrivano i risultati, il più recente quello dei giovani Under 14».Altra gloria patavina da oltre 7 mila punti in serie A, oggi allenatore in seconda del gruppo Under 17 Kioene Padova, è Michele Pasinato. «I risultati arrivano perché esiste sinergia tra allenatori, staff e dirigenza – dice – ed è grazie a questo che i ragazzi trovano un ambiente in cui potersi esprimere al meglio».Con la stagione 2012/2013 il vivaio bianconero è salito agli onori della cronaca grazie al tricolore Under 14, cui si sono aggiunti un titolo Boy League, uno Under 13 e il recentissimo titolo Under 14 conquistato ad Imperia. Ora tocca all’Under 15 di Schievano impegnata in provincia di Salerno con le migliori formazioni dei più prestigiosi settori giovanili italiani, da cui potrebbero nascere i prossimi Giannotti e Balaso e dove sicuramente non mancherà lo spettacolo. Cecilia Bacco Ufficio Stampa Kioene Padovapallavolopadova.com