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Socio della settimana

Intervista a Gianni Pierbon di Interchem Italia, socio bianconero della settimana  Interchem Italia nasce a Vigonza nel 1987 da un’intuizione dei due attuali titolari e amministratori della società Gianni Pierbon e Renzo Schievano. L’azienda sviluppa, realizza e distribuisce prodotti e sistemi per la pulizia professionale nel pieno rispetto dell’ambiente. Negli anni, grazie al know-how maturato, riesce a sviluppare un progetto nazionale attraverso una propria rete vendita. A partire dal 2001 l’azienda decide di promuovere i propri marchi esclusivamente attraverso grossisti e rivenditori che nel tempo hanno condiviso impiego professionale, serietà commerciale e passione imprenditoriale.  Quanto l’innovazione e la tecnologia nel suo settore possono fare per l’ambiente?I prodotti per la pulizia sono spesso associati all’inquinamento, in parti colare a quello delle acque. Bisogna fare una distinzione fra prodotti e prodotti, fra aziende e aziende. Interchem Italia da 25 anni sviluppa e realizza detergenti e sistemi per la pulizia professionale e ha fatto del rispetto per l’ambiente il suo punto di forza. Ogni anno dall’8 al 10% dei ricavi vengono investiti nel proprio laboratorio di ricerca per ottenere soluzioni sempre più ecologiche. Lo provano i numerosi successi ottenuti sul mercato, la certificazione ambientale ISO 14001 e la certificazione ECOLABEL per una vasta gamma di prodotti. Ecolabel è una certificazione ecologica valida in tutti gli stati della Comunità Europea ed è un attestato di eccellenza concesso solo a prodotti che hanno un ridotto impatto ambientale valutato secondo rigorosissimi criteri.  Quali sono le prossime sfide di Interchem Italia e quale il suo sogno?L’ evoluzione dei mercati mette tutti, ogni giorno, di fronte a sfide nuove. Noi riteniamo che ce ne sia una che dobbiamo assolutamente vincere e non è posta dalla concorrenza, bensì dall’ambiente in cui viviamo. Se non riusciamo ad inverti re la tendenza su tutto ciò che riguarda l’inquinamento e lo smaltimento dei rifiuti, fra qualche anno non ci saranno più sfide da raccogliere. Il mio sogno? Sostituire i prodotti tradizionali con prodotti ad impatto ambientale minimo, ma per fare questo dovremo riuscire a cambiare la mentalità delle persone. Le aziende sono in grado di realizzare prodotti meno inquinanti, ma questo ha un costo, non solo in termini monetari, ma soprattutto in termini di abitudini del consumatore; finché non riusciremo a cambiare queste ultime, non potremo arrivare ai risultati sperati.

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