Pallavolo Padova

Rosso, il capitano dei “bravi ragazzi”

Sulla Nazionale: «che gioia ma anche che invidia a vedere i festeggiamenti per il bronzo»  Mattia Rosso, 27 anni, capitano della Tonazzo Padova. Sarà infatti lo schiacciatore di Cuneo a ricoprire il ruolo di capitano nella stagione 2012/13. Un ruolo importante, lo stesso ricoperto da Simone Tiberti negli ultimi campionati. «Senza dubbio è un onore – dice Rosso – perché si tratta di un riconoscimento importante, che ti rende maggiormente responsabile nei confronti di te stesso e dei compagni. Il mio obiettivo è quello di diventare un punto di riferimento come ha fatto “Tibe” nelle ultime stagioni. Non sarà semplice ma è uno stimolo in più».Come ti è stato comunicato?«Me lo ha detto direttamente il coach Luigi Schiavon dopo i primi giorni di preparazione. Prima lo ha riferito a me e poi lo ha comunicato a tutti i compagni in allenamento. E’ stata una bella emozione».Cosa si aspetta il capitano per questa nuova stagione? «Personalmente ho una gran voglia di riscatto. Per me la scorsa stagione non è stata né positiva, né negativa. Abbiamo lottato con i denti fino all’ultima giornata e poi c’è stata la retrocessione, ma ormai è una cosa che dobbiamo lasciarci alle spalle. Ora gli obiettivi cambiano, perché in A2 giocheremo per vincere e non per salvarci. Credo che questo sia un grandissimo stimolo. Per tutti».Lasciando al di fuori Padova, quali sono le tre squadre che ti piacciono di più?«La Globo Banca Popolare del Frusinate Sora ha una rosa altamente esperta per la categoria, il Vero Volley Monza ha una squadra interessante guidata da un certo Tiberti e la Pallavolo Molfetta potrebbe confermare quanto già fatto di buono lo scorso anno. Poi i veri valori di tutti si vedranno solamente in campo».Lasciando da parte le frasi di circostanza, come ti sembrano i tuoi nuovi compagni?«E’ vero, solitamente si dice sempre che sono tutti forti, alti e belli (ride, ndr)! A parte gli scherzi, la prima sensazione è quella di una squadra di “bravi ragazzi”, ossia un gruppo di atleti tranquilli senza prime donne. Penso che proprio questo potrebbe diventare il nostro punto di forza».Che effetto ti ha fatto vedere la conquista del bronzo della “tua” Nazionale?«All’inizio ho provato una grandissima invidia. Subito dopo è arrivata la gioia per la vittoria contro la Bulgaria. Ho avuto modo di effettuare la preparazione con tutti questi atleti e devo dire che si sono spaccati in quattro per raggiungere un obiettivo importante. Ho sempre pensato che questa fosse una delle tre squadre più forti al mondo e il bronzo lo conferma. Nonostante un gioco non troppo brillante, con tenacia, grinta e determinazione hanno ottenuto una bellissima medaglia. Merito della mentalità impressa dal coach e dallo spirito di sacrificio di tutti quanti». Alberto SanaviaUfficio Stampa Tonazzo Padovapallavolopadova.com 

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